Save The Children analizza l’uso di Internet tra i ragazzi italiani

Due ragazzi navegano sull'internet dei loro cellulari.
Due ragazzi navegano sull'internet dei loro cellulari.

Si chiama “Che genere di tecnologie” ed è una indagine realizzata da Save the children per valutare quanto contino le differenze di genere nei comportamenti digitali; condotta con un approccio quantitativo e qualitativo, l’analisi ha coinvolto 27 ragazze e 13 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 14 anni, attraverso nove focus group, utilizzando poi i dati statistici di Istat e Ipsos per approfondire le varie risultanze.

In Internet oltre il 50 per cento dei ragazzi

In sintesi, i dati più rilevanti che emergono sono i seguenti: oltre la metà di bambini e bambine tra i 6 e i 10 anni residenti in Italia si connette abitualmente a Internet, con netta predominanza degli abitanti delle zone del Nord; sul fronte della disparità di genere si scopre che le ragazze sono più abili dei coetanei maschi, ma corrono anche più rischi, e infine sono poche le piccole con predisposizione alla tecnologia che poi sfruttano le loro competenze per iscriversi a Facoltà scientifiche.

Sempre più presto online

La nota associazione per la tutela dei diritti dell’infanzia ha inteso focalizzare l’attenzione su una generazione di bambine e bambini che è cresciuta già con la presenza forte di Internet, e che oggi considera il Web un vero e proprio spazio di socializzazione, a cui accedere in età sempre più giovane. D’altra parte, anche a livello assoluto gli italiani sono sempre più connessi: a fine 2017, si contano accessi al Web da circa il 75 per cento della popolazione nazionale, e soprattutto se ci sono figli piccoli nelle abitazioni italiane non manca Internet.

Aumentano le famiglie connesse

In termini pratici, si stima che il 94,1 per cento delle famiglie con almeno un minore di 18 anni disponga di una connessione da casa, anche se si riscontrano ancora differenze tra le diverse aree del Paese che sottolineano l’esistenza di un digital divide, per fortuna in diminuzione anche grazie alla diffusione delle tecnologie di operatori come Eolo, che hanno contribuito a “cablare” con i propri servizi e offerte solo Internet zone sempre più ampie dello Stivale.

La forbice tra i generi

E se in casa è presente un abbonamento o comunque una connessione, questa viene utilizzata nel 54 per cento dei casi per i maschietti e nel 53 per cento dei casi per le bambine di età compresa tra i 6 e i 10 anni; una percentuale che sale progressivamente al salire dell’età, fino a raggiungere il culmine tra i 15 e i 17 anni, fascia in cui si mantiene comunque una forbice tra i due generi (rispettivamente al 94,2 per cento e al 93,5 per cento per le ragazze).

Differenze di genere e regione

Oltre al fattore di genere, la grande differenza di fondo tra i giovani italiani è ancora rappresentata dalla zona geografica di appartenenza: se il massimo di “connettività” si tocca al Nord Ovest, con il 96,4 per cento di famiglie che ha accesso ad Internet, già nelle regioni del Nord-Est si scende al 95,5 per cento; percentuale simile si ritrova al Centro Italia (95,3 per cento), mentre Isole e Sud sono ancora piuttosto distaccate (93,5 per cento per le isole, solo 90 per cento al Meridione). A pagare le spese di questa situazione sono soprattutto bambine e ragazze: il divario tra le piccole italiane che accedono a Internet al Nord Ovest è dell’85,8 per cento, mentre al Sud la quota crolla di oltre 10 punti percentuali, fermandosi al 75,5 per cento.

Dott. Giovanni Langella

Blogger, Marketing & Comunicazione

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