Italia cementifica tre metri quadri di territorio al secondo

 

 


ROMA. – Domani, 5 dicembre, è la Giornata Mondiale del Suolo, e l’Italia si presenta con un dato poco incoraggiante. Il consumo di suolo, ovvero la copertura del territorio con cemento o asfalto, avanza al ritmo di 3 metri quadrati al secondo, 30 ettari al giorno. Lo certifica l’Ispra, il centro studi del Ministero dell’Ambiente.

La velocità del consumo di suolo è rallentata a causa della crisi economica. Nei decenni passati era di 8 metri quadri al secondo. Con la ripresa dell’economia, c’è il rischio che la cementificazione torni a questa velocità. Soprattutto in mancanza di normative europee e nazionali che la controllino e la limitino. Al 2016 secondo l’Ispra risultano cementificati oltre 23 mila km2 (pari a Campania, Molise e Liguria messe insieme), il 7,6% del territorio nazionale. Negli anni 50 era coperto solo il 2,7%.

La Giornata Mondiale del Suolo è stata istituita nel 2014 dalla Fao, l’agenzia agroalimentare dell’ONU. Lo scopo, scrive la Fao sul suo sito, è “richiamare l’attenzione sull’importanza di un suolo sano e promuovere la gestione sostenibile delle risorse del terreno”. Soprattutto nei paesi in via di sviluppo, si assiste a una cementificazione crescente, con migliaia di ettari di boschi e aree verdi spazzati via da palazzi, strade, fabbriche.

Un cambiamento in parte necessario, per dare case e benessere a popolazioni in crescita. Ma in parte anche deleterio, perché selvaggio e incontrollato, fonte di inquinamento e di distruzione di risorse. Anche la ricca Europa lascia molto a desiderare su questo punto. Nella Ue manca un quadro giuridico comune e vincolante per tutti i paesi sul consumo del suolo.

Tanto è vero che la rete “People 4 Soil”, formata da ong ambientaliste, istituti di ricerca e associazioni di agricoltori, ha raccolto oltre 212.000 firme (82.000 in Italia) per una petizione alla Commissione europea che chiede principi e regole uguali per tutti. La rete chiede anche l’approvazione in Italia del disegno di legge sul contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole, già approvato dalla Camera nel maggio 2016 e fermo da più di 500 giorni in Senato. Coldiretti (che aderisce a People 4 Soil) sottolinea come in Italia negli ultimi 25 anni sia andato perso il 28% della terra coltivata, a causa di cementificazione e abbandono.

(di Stefano Secondino/ANSA)

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