Passione e pazienza

passione

passione

 

Due parole del lessico italianoapparentemente senza alcun contatto e senza alcuna giustificazione di qualche affinità., in particolare, richiamano la mia attenzione per quello che esse significano. Passione e pazienza.

Esse poi, sulla base della loro definizione semantica generano una serie di parole che vanno a collocarsi in due aree semantiche ben distinte, apparentemente senza alcun contatto e senza alcuna giustificazione di qualche affinità.

Passione. Tra le tante sue accezioni due mi sembrano caratterizzarla particolarmente: sofferenza (es.: la passione di Cristo); e “attaccamento amoroso ad un determinato oggetto” (es.: la passione per la musica).

Paziente. Anche qui, sebbene i due vocaboli possibili siano, in un caso, un nome e, nell’altro, un aggettivo, essi si collocano in due sfere lessicali (elenco di vocaboli legati da un’affinità semantica) ben distinte. Il paziente, infatti, è l’ammalato (secondo il linguaggio tecnico delle cliniche e della professione medica). L’altro, l’aggettivo paziente, indica la persona dotata di tolleranza e spirito di sopportazione di fronte agli imprevisti della vita, anche se per qualche verso molesti.

Perché, dunque, questa differenza di significato tra le due parole che hanno un ètimo comune?

L’origine, la causa, sta proprio nel verbo latino che le ha generate: patior, pateris, passus sum, pati, che secondo i più accreditati Autori antichi, conserva, tra gli altri, due importanti gruppi di significati: 1) tollerare, sopportare, rassegnarsi; 2) soffrire, patire. Dal tema del presente viene patire, patimento, e paziente (attraverso la forma del participio presente, patientem); dal tema del supino (in questo caso il participio perfetto che, d’abitudine, dal supino si forma) viene passione (sostantivo).

Il corrispondente verbo greco è πάσχω (patire), la cui radice è παθ- (latino: pat-). Altre parole greche sono: πάθος (passione), ἀπάθεια (indolenza – tranquillità d’animo), συμπάθεια (consenso), ἀντιπάθεια (ripugnanza). Mentre in italiano, oltre a pathos, apatia, simpatia e antipatia, troviamo pazienza, patologia e patologico.

Luigi Casale

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