Mattarella: “Migranti nuovi schiavi, negata la loro dignità”

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso del suo intervento all'incontro: "Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017"
Il Presidente Sergio Mattarella nel corso del suo intervento all’incontro: “Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017”

 


ROMA. – La denuncia di Sergio Mattarella arriva nella giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù: “Solo pochi giorni fa le brutali immagini di migranti venduti all’asta sulla base di un ‘valore’ che li equipara a merce ci hanno ricordato quanto sia ancora presente un fenomeno che nega alla radice la dignità dell’essere umano. A fianco della schiavitù tradizionale altre se ne sono aggiunte, quasi sempre collegate alla tratta dei migranti”.

Parole forti, quelle del Capo dello Stato, alle quali si aggiungono quelle altrettanto pesanti della Presidente della Camera Laura Boldrini, che vede una nuova forma di schiavismo nella tratta delle donne per sfruttamento sessuale. I nuovo schiavi, i reietti a cui è negata la dignità.

“Le situazioni di conflitto, la povertà, la fuga da territori colpiti da fenomeni naturali, costituiscono terreno fertile per la diffusione di fenomeni quali lo sfruttamento sessuale, il lavoro minorile, i matrimoni forzati, il reclutamento di bambini nei conflitti armati”, ammonisce il Capo dello Stato, per ricordare “a ciascuno di noi che la schiavitù, in ogni sua manifestazione, è un’aberrazione che non può essere tollerata”.

Per Mattarella “la necessaria reazione non può essere affidata soltanto ai governi – il cui impegno è comunque imprescindibile – ma deve essere accompagnata da uno sforzo comune della società civile, del settore privato, del mondo dei media e di ciascuno di noi”. Insomma, tutti devono “lottare” e il Capo dello Stato garantisce che “l’Italia riafferma solennemente il proprio convinto impegno contro qualsiasi forma di schiavitù”. Malgrado sforzi e progressi, infatti, “la schiavitù tradizionale è un fenomeno che non siamo ancora riusciti a debellare”.

Anche per Laura Boldrini “mantiene una sua drammatica attualità la Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù” e “da noi basta poco per volerlo vedere”. “E’ sufficiente – denuncia la Presidente della Camera – passare di sera per alcune strade delle nostre città, dove giovani schiave dei tempi moderni sono costrette con la violenza a mettersi in vendita”.

Le Camere di Italia e Nigeria, nei giorni scorsi a Montecitorio, hanno dedicato un incontro “alla lotta contro la tratta, che è il nome contemporaneo della schiavitù”. Conto lo sfruttamento della prostituzione “è necessario intensificare la collaborazione internazionale, per reprimere le organizzazioni criminali che prosperano su questo odioso commercio”.

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