Roma sul velluto, un tris spazza via la Spal

Lorenzo Pellegrini (C), festeggia il gol del 3-0. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Lorenzo Pellegrini (C), festeggia il gol del 3-0. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

 


ROMA. – Tutti aspettavano fin da subito una ‘Roma formato Schick’ invece, per piegare la Spal e conquistare la 12/a vittoria in 15 partite di campionato, è bastata una formazione anche senza il ‘gioiello’ arrivato dalla Samp, che ha trovato spazio ‘solo’ per mezz’ora (l’ultima).

La Spal, che si era presentata all’Olimpico per tentare un’altra impresa simile a quella del 20 agosto scorso, quando bloccò sullo 0-0 una Lazio non ancora lanciata verso traguardi ambiziosi, è stata travolta in agilità dalla squadra di Di Francesco che ha capitalizzato la superiorità numerica per oltre 80′.

La partita degli emiliani è cominciata e si è conclusa in una decina di minuti. Tanti ne sono trascorsi dal fischio d’inizio alla cacciata dal campo di Felipe, decretata da Abisso con l’ausilio della Var – per fallo da ultimo uomo su Dzeko, che l’arbitro palermitano aveva valutato diversamente. L’espulsione di uno dei tre difensori è stato uno choc troppo forte per gli ospiti che, al 19′, sono andati sotto. A sbloccare la situazione ci ha pensato Dzeko, pronto a ritrovare la strada del gol dopo due mesi (l’ultimo acuto sul campo del Milan, il primo ottobre): il bosniaco riceve un suggerimento delizioso di El Shaarawy, controlla in area e di sinistro fulmina Gomis.

L’1-0 tramortisce la Spal che pure aveva aperto il match costruendosi un’occasione da gol non sfruttata di testa da Paloschi. L’unica scarica di adrenalina per una Roma che, giocando senza alcuna frenesia, ma con azioni manovrate e mantenendo un ritmo tutt’altro che vertiginoso, riesce sempre a tenere in mano il comando delle operazioni. I giallorossi accelerano di volta in volta nel tentativo di chiudere il match, ma trovano un Gomis in splendida forma. Il portiere spallino ingaggia un vero e proprio duello con gli avanti avversari, negando in almeno una dozzina di volte il gol.

Il raddoppio arriva al 32′ per merito di Strootman che, con una ‘sassata’ dal basso verso l’alto, dopo un altro geniale colpo di tacco di El Shaarawy, permette alla Roma di tornare negli spogliatoi con qualche sicurezza in più. Prima dell’intervallo, Gomis in uscita nega il 3-0 a Dzeko, ma nulla può all’8′ della ripresa sull’incornata da pochi passi di Pellegrini che raccoglie un cross (l’ennesimo) di Kolarov dalla sinistra e insacca facilmente.

La Spal, poco dopo, ha un sussulto d’orgoglio: si butta nell’area avversaria e guadagna un rigore con Mora, travolto dall’eccessiva veemenza di Manolas. Sul dischetto va l’ex Viviano che prima trasforma e, sulla ripetizione, tenta un ‘cucchiaio’ che finisce sulla traversa (con leggera deviazione di Alisson). Il giocatore biancoazzurro è fortunato nella ribattuta e insacca il gol della bandiera.

Sembra tutto finito e invece c’è ancora tempo per vedere sprecare incredibilmente un gol al nuovo entrato Schick, di testa, al 34′, e per alcuni interventi spettacolari di Gomis che impediscono alla Roma di dilagare: al 24′, Gomis ribatte di piede, alla Garella, su Kolarov; poi, si ripete su Pellegrini, ma in plastico volo. La Roma ‘archivia’ l’insidia-Spal e già ripensa alla musichetta della Champions che martedì – in caso di vittoria sul Qarabag e di conseguente passaggio agli ottavi – potrebbe avere i toni della marchia trionfale.

(di Adolfo Fantaccini/ANSA)

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