Sicilia: Lega esclusa dalla giunta Musumeci, bufera nel centrodestra

Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci.
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci.

 

 


PALERMO. – In Sicilia nasce il governo Musumeci, ma senza la Lega. Che sbotta per l’esclusione e accusa Meloni e La Russa di “tradimento”. Ancora prima dell’inizio della legislatura, che partirà nella seconda decade di dicembre, Angelo Attaguile, leader di Noi con Salvini nella Sicilia orientale, spezza il vincolo di coalizione, annunciando che il proprio deputato, Tony Rizzotto, voterà in Assemblea le singole proposte di legge. Insomma, un appoggio esterno condizionato.

“La maggioranza di centrodestra non è più di 36 deputati, ma di 35, andremo da soli in aula”, attacca Attaguile. Una reazione per quello che la Lega giudica un fatto “molto grave politicamente”. “Meloni e La Russa non hanno mantenuto gli impegni presi con noi, pensavamo fossero diversi e invece è il peggio della vecchia politica: loro hanno chiesto e ottenuto un posto nel listone del presidente Musumeci e toccava a noi l’indicazione in giunta, invece non è andata così”, accusa Attaguile.

Che rivela: “Quando abbiamo posto la questione a Musumeci, ci ha risposto vedetevela voi; non è un discorso di poltrone, un centrodestra unito non può fare a meno di un partito nazionale come la Lega”. “La giunta è stata fatta alla vecchia maniera – insiste Attaguile – sono stati dati assessori a Raffaele Lombardo e a Saverio Romano. E’ un sistema vecchio, non si è voluto raccogliere il nuovo”.

Ma garantisce che non ci saranno ritorsioni sugli accordi di maggioranza per gli assetti in Assemblea, con Gianfranco Micciché che ambisce alla presidenza. “Non cerchiamo vendette, non ci metteremo di traverso su Miccichè, anzi proprio lui ha riconosciuto che c’era un accordo con FdI per la giunta, che non è stato rispettato”, sottolinea il leader siciliano della Lega.

Ecco nomi e deleghe del governo Musumeci: Gaetano Armao (Economia e vice presidenza) e Vittorio Sgarbi (Beni culturali) come indipendenti; per Fi Marco Falcone (Infrastrutture), Bernardette Grasso (Enti locali) ed Edy Bandiera (Agricoltura); per l’Udc Mimmo Turano (Attività produttive) e Vincenzo Figuccia (Energia); per Popolari e autonomisti Toto Cordaro (Ambiente), Roberto Lagalla (Formazione) e Mariella Ippolito (Famiglia); per DiventeràBellissima Ruggero Razza (Salute); Sandro Pappalardo (Turismo) per FdI.

(di Alfredo Pecoraro/ANSA)

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