G7: tra Pd e M5S è lite infinita sugli scontri di Torino

G7: tra Pd e M5S è lite infinita su scontri Torino
G7: tra Pd e M5S è lite infinita su scontri Torino

 

 

TORINO. – “Il commento di Appendino è surreale”. A due giorni dalla fine del G7 il bombardamento dei partiti al M5S non accenna a diminuire di intensità. E’ Piero Fassino ad affermare che la lettura della sindaca sul fine settimana di Torino non è aderente ai fatti: “Dice che la città non ha subito danni. Ma i danni ci sono. Poliziotti aggrediti e feriti, una città finita sui giornali di mezzo mondo per i disordini provocati dei centri sociali, istituzioni ambigue e reticenti”.

“Un bilancio drammatico”, insiste da Roma la deputata Silvia Fregolent.

Il consiglio comunale scivola nella bagarre e viene interrotto per una decina di minuti. Osvaldo Napoli (Fi) afferma che i pentastellati non vogliono discutere dei disordini, Stefano Lo Russo (Pd) accusa il vicesindaco Guido Montanari di “solidarizzare con i delinquenti”. “Difendo il diritto di criticare il G7”, è la replica: “Le violenze sono deprecabili e la mia solidarietà va alle forze dell’ordine”.

Sul blog di Beppe Grillo il Movimento pubblica una lunga nota in cui parla di “terrorismo mediatico” orchestrato da politici e media. “Dopo aver tentato invano la narrazione dei ‘Grillini incompetenti’ ed essere smentiti dalle azioni dei nostri amministratori – si legge – ora iniziano con il raffinato storytelling dei ‘Grillini violenti’. Balle usate come ordigni. I principali portavoce (il riferimento è ad Appendino e Di Maio – ndr) hanno prontamente condannato le violenze. Nessuno ha preso parte ad atti violenti. E il popolo che ci sostiene non si è mai macchiato di violenze”.

L’articolo comprende un passaggio che suona come un’ammonizione ai militanti: “Questa è la posizione ufficiale del Movimento. Chi ne ha altre, le esprime a titolo personale, al di fuori della nostra comunità”. Il pensiero corre a chi ha ironizzato sui social network o a chi è arrivato a chiedere l’immediata liberazione di Andrea Bonadonna, leader del centro sociale Askatasuna ed esponente No Tav della Valle di Susa.

Per lui la procura di Torino ha chiesto la custodia cautelare in carcere. Ma Bonadonna, considerato da molti una figura capace di dialogare e di mediare con le forze dell’ordine, si è difeso: mai tirato petardi, mai tirato pugni, sono solo intervenuto perché due persone stavano schiacciando un ragazzo steso a terra. I suoi compagni hanno convocato per domani sera una nuova manifestazione in piazza Carlina in segno di solidarietà.

Bonadonna crea malumori anche nel Pd. A causa di Sandro Plano, sindaco dem di Susa legatissimo ai No Tav: “Se ha fatto quello per cui è stato arrestato, per me ha sbagliato e non lo condivido. Ma gli amici non ti voltano le spalle e non ti rinnegano e quindi mi auguro di rivederlo presto libero”. Il senatore Stefano Esposito insorge: “a parole come queste non riesco ad abituarmi”.

(di Mauro Barletta/ANSA)

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