Minniti in Vaticano: “Impegno comune a tutela dei più deboli”

Il concerto delle bande della Polizia di Stato e la Gendarmeria per festeggiare . ANSA/CLAUDIO PERI
Polizia di Stato e Gendarmeria festeggiano il loro comune patrono San Michele Arcangelo. ANSA/CLAUDIO PERI

 

 

CITTA’ DEL VATICANO. – Dopo la “strettissima” collaborazione attivata per il Giubileo della Misericordia e a suggello di una sintonia tra i due corpi che si è intensificata sempre più negli ultimi tempi caratterizzati anche dall’allerta terrorismo, Polizia italiana e Gendarmeria vaticana celebrano per la prima volta insieme il loro comune patrono San Michele Arcangelo.

E lo fanno in Vaticano con un evento davvero singolare, una cerimonia che ha visto prima la celebrazione della messa da parte del segretario di stato vaticano il cardinale Pietro Parolin nella Chiesa di Santa Maria della Famiglia presso il Governatorato dello stato della Città del Vaticano presenti il ministro dell’Interno Marco Minniti, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il capo della Gendarmeria Domenico Giani, e il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Quindi un concerto eseguito insieme nei Giardini vaticani dalle bande musicali dei rispettivi corpi che hanno chiuso con l’esecuzione dell’inno di Mameli e dell’inno ufficiale vaticano. Il carattere di straordinarietà dell’evento è stato sottolineato dal ministro Minniti che ha parlato di “affinità elettive” tra i due corpi.

Ma certo, ha osservato, “non è casuale” che la celebrazione congiunta avvenga ora perché Polizia e Gendarmeria sono reduci dalla soddisfacente collaborazione durante il Giubileo della Misericordia che ha garantito tanto la sicurezza quanto l’aperta accoglienza dei pellegrini.

Minniti ha individuato poi per Polizia e Gendarmeria una “comune missione” nell’impegno contro “il male” e la “prevaricazione” che possono “limitare la libertà di ciascuno” oltre che la necessità di “proteggere i più deboli, i più esposti, i più fragili che hanno bisogno di un impegno più profondo e generale che li possa tutelare”.

Di “esemplare collaborazione e sinergia” ha parlato anche il card. Parolin nell’omelia, “fattore indispensabile”, ha detto, “per il buon esito della vostra missione”. “Auspico – ha quindi aggiunto – che possiate sempre più avvantaggiarvi reciprocamente attraverso un proficuo scambio di esperienze e di informazioni. La sicurezza è un bene inestimabile che si costruisce mediante un incessante lavoro di squadra, nella fattiva ed intelligente collaborazione di tutti.

Esso è il risultato di una costante e prudente azione, tanto più efficace quanto più è discreta e capillare. Vi esorto perciò ad allenare non solo il corpo per le esigenze operative delle vostre mansioni e la mente per la comprensione dei fenomeni umani e naturali, ma anche lo spirito, per essere sempre bene equipaggiati di fronte alle difficoltà e agli imprevisti”.

(di Nina Fabrizio/ANSA)

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