Mattarella: “La storia più forte dei populismi. Al via cantiere Ue”

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Helsinki 27/09/2017 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Visita di Stato accolto dal Presidente della Repubblica di Finlandia, Sauli Niinistö (Foto Ufficio Stampa Quirinale)

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Helsinki 27/09/2017
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Visita di Stato accolto dal Presidente della Repubblica di Finlandia, Sauli Niinistö (Foto Ufficio Stampa Quirinale)

HELSINKI.- La parola d’ordine è “insieme”. Si riapre il cantiere europeo e si tenta di ripercorrere l’unica strada possibile, quella delle riforme e dell’ulteriore integrazione comunitaria. L’unica che può “fare storia” e battere con i fatti le pulsioni che alimentano il populismo.

Sergio Mattarella è ottimista sul futuro dell’Europa, nonostante i controversi risultati elettorali in Germania. E da Helsinki fa suo il tema con cui la Finlandia sta celebrando il centenario della sua indipendenza: “insieme”, in nome della coesione nazionale.

Non solo uno slogan per il presidente della Repubblica che ai giornalisti spiega come questo messaggio debba diventare vangelo per le leadership europee oggi più che mai di fronte ad una missione senza ritorno: “Si è aperto nuovamente il cantiere dell’integrazione europea. E’ un percorso impegnativo che ha di fronte delle difficoltà ma che oggi sembra veramente avviato con determinazione. Sono convinto che avverrà positivamente”, assicura dopo un lungo colloquio con il presidente Sauli Niinistö, esponente conservatore espressione di una classe dirigente severa sull’economia ma aperta ad una maggiore integrazione.

Serve insomma “un salto di qualità” perchè i cittadini chiedono all’Europa “un messaggio di fiducia” che si può sintetizzare in “più sicurezza, crescita e coesione sociale”. I due presidenti si guardano bene dal commentare direttamente i risultati elettorali di uno stato membro come la Germania e tantomeno la crescita allarmante del partito di ultradestra Afd.

Ma il pensiero Mattarella è chiaro: “La logica della storia è più forte delle difficoltà contingenti”, scandisce rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un parere sui populismi europei. “Tutti i Paesi sono chiamati a giocare un ruolo importante”, nel rafforzamento dell’Unione. E la Ue spesso, ha aggiunto citando una frase dell’ex presidente della Commissione Delors, “si è sviluppata attraverso le crisi”.

Non a caso il presidente ha riferito di aver seguito “con grande interesse” il discorso del presidente francese Emmanuel Macron, apprezzandone il cuore del messaggio politico. Ma non solo, l’ottimismo del capo dello Stato sull’ineluttabilità di nuove riforme nella Ue, si regge anche sulle “recenti” parole del presidente della Commissione Juncker e sulle ultime “affermazioni” della cancelliera Merkel che, ha sottolineato Mattarella, ora tornerà al governo della Germania.

“Insieme”, quindi. Avanti tutta a partire da una strettissima collaborazione con Francia, Germania e Spagna. Senza dimenticare che il nodo che più interessa l’Italia, la crisi dei flussi, deve essere sciolto con la collaborazione di tutti. Collaborazione che la piccola Finlandia ha fornito e continuerà a fornire, come ha confermato il presidente Niinistö: “Voglio ringraziare l’Italia per il suo contributo. Abbiamo parlato di migrazioni e delle pressioni sul Mediterraneo dove l’Italia è rimasta molto sola, accogliendo flussi importanti”, ha spiegato.

Da parte sua Mattarella ha ringraziato la Finlandia per aver accolto la sua intera quota di ricollocamenti. Che per la verità sembrano pochi anche in relazione alla piccola popolazione dello stato scandinavo: sono 779 provenienti dall’Italia. Anche qui a Helsinki non manca un capitolo dedicato alla situazione libica: bisogna “garantire ai campi in Libia una condizione civile e dignitosa e l’Italia sta facendo la sua parte”, ma serve l’impegno di tutti, a partire dalle Nazioni Unite e delle sue Agenzie.

Insomma, la ricostruzione politica della Libia è anche “necessaria per stroncare l’inumano traffico di essere umani nel Mediterraneo, un traffico che contrasta con le coscienze” dell’intero pianeta.

(Dell’inviato Fabrizio Finzi/ANSA)

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