VENARIA (TORINO). – Trovare una strada comune per affrontare le sfide legate all’innovazione e allo sviluppo del digitale: è l’obiettivo della riunione del G7 dell’Industria al via alla Reggia di Venaria, primo appuntamento a cui seguiranno quelli sull’Istruzione e sul Lavoro. La strada non è facile: “i problemi – spiega il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda – sono estremamente complessi, con posizioni differenti in particolare per quanto riguarda l’intelligenza artificiale e il modo di regolarne lo sviluppo”.
Proprio quello dell’intelligenza artificiale “è uno dei campi più promettenti e può migliorare enormemente i servizi alle imprese e ai cittadini”, sottolinea il commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, Diego Piacentini. “Abbiamo un arduo lavoro che ci attende – afferma Calenda – se vogliamo lavorare insieme dobbiamo rimboccarci le maniche e collaborare, coinvolgendo tutti imprenditori, stakeholder. Dobbiamo essere modesti e cauti nell’affrontare queste tematiche ma non possiamo fare gli stessi errori fatti con la globalizzazione”.
Per il ministro assume un’importanza di non poco conto il tema dei protocolli “con cui le macchine possono consentire alle pmi di potersi inserire nelle catene di produzione senza che queste vengano monopolizzate dai grandi produttori”. Un summit che assume una connotazione diversa con la prima riunione dell’I-7, un G7 dedicato ai temi dell’innovazione secondo quanto stabilito nel vertice di Taormina: “i G7 – dice Calenda – in realtà sono quattro e non tre. Una strada già avviata durante la presidenza giapponese e che andrà avanti anche con quella canadese”.
Calenda ricorda il lavoro che in Italia si sta facendo per l’Industria 4.0: “il governo non ridurrà le risorse, ma saranno ridistribuite spostando sulla formazione e rimodulando il superammortamento”. Non manca una nota di colore dopo le polemiche sullo spostamento della location del vertice da Torino a Venaria. “Se tutti gli esili dalle città sono così, non è male”, scherza il ministro al suo arrivo alla Reggia. Sono contrario agli eventi singing and dancing, i G7 sono riunioni di lavoro. Si devono tenere nelle condizioni migliori, questo non è certo un postaccio”.
(di Amalia Angotti e Fabio Perego/ANSA)
La più interessante intervista a Diego Piacentini da quando è tornato in Italia https://www.youtube.com/watch?v=8j9U54m5Shk