Iniziativa Scalabriniani a Roma: nasce web radio, migranti e rifugiati ai microfoni

ROMA. – Gli speaker hanno già cominciato a registrare i primi podcast e a breve saranno online, a disposizione di tutti. A Roma, nella ‘Casa Scalabrini 634’, tutto è pronto al lancio della ‘Web-Radio On the Move’, la web radio realizzata da una trentina di persone – tra migranti, rifugiati e persone del posto – e dedicata ai temi dell’intercultura e dell’accoglienza.

Una best practice dell’integrazione, presentata durante il Forum sulle migrazioni e la pace, promosso a Roma dal nuovo dicastero per lo Sviluppo umano integrale, dallo Scalabriniani International Migration Network (SIMN) e dalla Fondazione Knrad Adenauer. Integrazione è la parola d’ordine nella casa di seconda accoglienza degli Scalabriniani, 3 palazzine fra i quartieri di Tor Pignattara e Centocelle.

Nata a giugno 2015, nell’ambito dell’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, la struttura ha come obiettivo la promozione della cultura dell’accoglienza e dell’integrazione tra rifugiati, migranti e comunità locale.

Diversi – è stato ricordato durante il Forum – i progetti avviati da operatori, volontari e associazioni del posto, per coinvolgere ospiti e residenti: dal laboratorio sartoriale all’agricoltura sociale; dai corsi di lingua alla scuola guida; dal corso di formazione per autori, tecnici e conduttori di web-radio a quello di alfabetizzazione finanziaria; dalle visite guidate nei luoghi più importanti della città all’apertura di una biblioteca specializzata, con volumi in varie lingue, gestita dagli ospiti della struttura e aperta al quartiere.

Il progetto ‘Casa Scalabrini 634’, rientra nel programma ‘Comunità Accogliente Inclusiva’ promosso dalla Congregazione Scalabriniana, e si inserisce nella fase di seconda accoglienza: “vengono pertanto accolti giovani adulti – è stato spiegato in occasione del Forum – ma anche nuclei familiari, bambini, anziani e donne rifugiati in condizione di semi-autonomia con l’obiettivo di favorire la loro integrazione nella comunità locale e sostenerli nel loro percorso di autonomia personale e professionale”.

Nel primo anno e mezzo di attività i beneficiari accolti sono stati 70; la metà ha già completato il percorso di autonomia uscendo dalla Casa pur rimanendo coinvolto estemporaneamente nelle attività proposte. Attualmente ‘Casa Scalabrini 364’, diretta da Emanuele Selleri, ospita 32 persone – “numero massimo ritenuto ammissibile per garantire una accoglienza dignitosa” – mentre altre 50/60 sono in lista di attesa. La durata dell’accoglienza è di 12 mesi.