Lettera al Presidente del Comites di Caracas

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Presidente Ugo Di Martino,
vorrei lasciar per iscritto la mia perplessità, così come l’ho riferita durante l’ultima assemblea del 14 maggio us, sul perché il Governo Italiano non elargisce i fondi necessari per il corretto operato del COMITES di Caracas.

La mia perplessità ha trovato una prima risposta quando ho sentito dire dal rappresentante consolare presente alla seduta: “ il bilancio consuntivo 2014 non è stato inoltrato, perché non è stato firmato, esiste solo un brogliazzo, per cui è stato impossibile inviarlo a Roma e, fino a che non si soluzioni questo inconveniente, non si farà effettivo nessun contributo”.

Sorge quindi, inevitabilmente, chiedersi: come è possibile che ció sia successo! Ma soprattutto, come mai non è stato ancora risolto se la maggioranza degli attuali consiglieri erano membri del COMITES anteriore? Soprattutto, considerando che questo fatto pregiudica il nostro operato e la nostra immagine presso le autorità consolari.

In questo senso, e, sentendomi responsabile del mio ruolo come rappresentante della comunitá che mi ha votato, chiedo, cortesemente, che nel giro di una ventina di giorni, mi vengano consegnati, sia i verbali delle riunioni di assemblea, come quelli dell’esecutivo, dal 2013 fino ad oggi, con i rispettivi bilanci preventivi e consuntivi, presentati presso le autorità consolari affinché io possa avere un ulteriore chiarimento e poter rispondere adeguatamente ai miei elettori.

Non nascondo il mio stupore anche, per la discussione sorta durante l’assemblea, quando si è parlato del punto relativo alla convocatoria del 21 maggio, quando, due membri dell’esecutivo, e due consiglieri, l’hanno interpellata duramente dicendo che aveva convocato e, usato, in maniera irregolare il nome del COMITES.

Finalmente, vorrei risaltare il fatto che, dopo un anno, non abbiamo ancora un regolamento al quale attenerci; ma, la cosa che mi risulta più strana, è che il regolamento che è stato presentato nell’ultima assemblea, perché venga approvato per via telematica, non è stato sufficientemente discusso, e presenta evidenti errori di fondo (come l’articolo che elenca le funzioni e i doveri delle commisioni di lavoro che non c’entrano niente con quelle nominate da noi), ma soprattutto, mi ha stupito abbastanza il fatto che, quando ho interpellato direttamente un membro dell’esecutivo sulla questione, mi sono sentito rispondere: che non avendolo letto non poteva rispondermi in proposito; un fatto veramente insolito, dato che era un punto dell’ordine del giorno.

Sono veramente rammaricato, perché, dopo più di un anno di essere stati eletti, ancora una volta, le nostre riunioni finiscono in grandi litigate, dove gli insulti vanno e vengono, senza, riuscire a concludere nulla per la nostra comunità.

Penso che tutti i consiglieri che l’abbiamo votata per svolgere il ruolo del presidente, facendoci eco del messaggio inviato da lei stesso, di essere l’uomo di esperienza, l’uomo giusto per condurre questo COMITATO, si sentamo responsabili per quanto sta succedendo e, io per primo, perché, essendo capolista di una proposta antagonista alla sua, le ho dato il mio voto pensando che, al di sopra delle differenze, c’era la voglia di lavorare insieme per la nostra comunità, fare squadra, ma purtroppo, fin’ora non è stato così.

Senz’altro al momento

Mariano Palazzo
Consigliere COMITES Caracas

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