Tsipras vede la svolta per la Grecia

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ROMA. – Da una parte accusato di tradimento ai valori della sinistra fra le proteste e i lacrimogeni, dall’altra blandito come esponente realista di una sinistra ‘di governo’, Alexis Tsipras parla di una “svolta” ed è convinto che la ristrutturazione del debito greco, il premio dopo tanti sacrifici, sia ormai dietro l’angolo.

“Dopo sei anni di continui tagli, cattive notizie e dura austerità, alla fine abbiamo ottenuto notizie positive”, ha detto il premier greco in un discorso di fronte ai suoi ministri. Anche i mercati concedono un’apertura di credito alla possibilità che quest’anno si eviti l’ennesima emergenza d’estate.

La Borsa di Atene chiude in rialzo del 3% e il rendimento del titolo decennale è sotto l’8% per la prima volta dallo scorso dicembre: gli investitori cominciano a ragionare sulla possibilità che la Bce possa presto comprare debito greco nel suo quantitative easing, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo si appresta a comprare crediti deteriorati greci.

Ma nel negoziato con fra la Grecia e i creditori, che di fatto ripropone gli stessi identici problemi dell’anno scorso, debito insostenibile, piena deflazione (-0,4% ad aprile) e recessione, i dettagli sono quello che conta. E su molti dettagli, all’Eurogruppo a Bruxelles, si è deciso di rinviare.

Fatto l’accordo su nuove misure per 3,6 miliardi di euro, fra riforma delle pensioni e un nuovo round di tagli e tasse, necessarie per sbloccare la nuova tranche di aiuti, mancano all’appello provvedimenti su crediti deteriorati, privatizzazioni e soprattutto clausole di salvaguardia per ben tre miliardi non ben specificate: Tsipras, parlando oggi prima della riunione dell’esecutivo, ha già detto che queste ultime non dovranno essere necessariamente applicate ma perché sia così occorrerà che Atene centri i target di rientro del deficit.

La palla è rinviata al consiglio europeo del 24 maggio, in cui si comincerà a discutere anche del debito, che il Fondo monetario internazionale giudica indispensabile ristrutturare.

E’ in quella data che i dettagli potrebbero far deragliare l’intesa o, al contrario, che le parti potrebbero trovare un compromesso più realistico di un anno fa se prevalesse il pragmatismo: insomma la ‘svolta’ invocata da Tsipras, in grado di riportare della crescita economica, che il premier prevede nella seconda parte dell’anno.

“Per la prima volta c’è stato un dibattito aperto e costruttivo sul debito”, ha detto oggi il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici.

“Mi compiaccio – ha detto Roberto Gualtieri, presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento Ue – che ci sia stata una discussione su una riduzione aggiuntiva del debito pubblico ed è positivo che ora ci siano delle linee guida e un mandato chiaro”.

Se a fine mese la ‘revisione’ delle misure che Atene deve adottare si completerà con successo, si aprirà il negoziato sul debito dopo l’apertura del falco tedesco Wolfgang Schaeuble. Non sarà una passeggiata e anche sul debito le posizioni restano distanti, con Berlino che esclude un taglio: più probabile un allungamento delle scadenze, un taglio dei tassi o una moratoria sui pagamenti.

Dettagli che valgono decine di miliardi e che toccano direttamente non solo Atene, ma anche i conti sul filo del rasoio del partner europei, Italia inclusa.

(di Domenico Conti/ANSA)