Berlusconi bis? E’ già polemica


Milano.- «Un Berlusconi-bis? Credo che il Premier lo consideri poco meno che un insulto e farà di tutto per evitarlo». Lo dichiara a «Il Giornale» il ministro dei Beni Culturali, Giuliano Urbani, per il quale «Silvio è un vero combattente e non gli piacciono le rese onorevoli».


Secondo Urbani dalle urne regionali è emersa la delusione per nona vere portato fino in fondo al cura liberale. Secondo il ministro, uno dei fondatori di Forza Italia nel 1994, all’interno della maggioranza è in corso un confronto, ma la ricetta è obbligata:


– Intervento forte sulla spesa pubblica, efficienza, riduzione delle tasse e rigore fiscale. Ed è chiaro a tutti che senza Berlusconi le tasse non le taglia nessuno.


– E’ preferibile risparmiare all’Italia un anno di campagna elettorale, dopo la sconfitta alle Regionali, e anticipare la fine della legislatura di centrodestra, ma, se la coalizione decidesse di andare avanti, ci vorrebbe una finanziaria di rigore in cui non c’è spazio per un taglio dell’Irpef come quello deciso per il 2005, perché non si possono forzare le regole del Patto di stabilità. – Lo ha detto il vicepremier e leader dell’Udc Marco Follini in un’intervista al Corriere della Sera.


– Credo che dopo un voto così impegnativo sarebbe politicamente onesto riconsegnare agli elettori le chiavi della disputa –

ha detto Follini al giornale, rispondendo alla domanda su come superare le difficoltà per la Casa delle Libertà, dopo che la settimana scorsa il centrosinistra ha conquistato 11 regioni su 13 e aumentato i suoi voti rispetto alle più recenti consultazioni.


– Ma se decidessimo di andare avanti – ha subito aggiunto il vicepremier – la priorità assoluta è di tenere in ordine i conti pubblici.


Alla domanda se il governo debba quindi rinunciare al taglio delle tasse, Follini ha risposto:


– Data la situazione economica non credo potremo avventurarci in una distribuzione di risorse troppo generosa.


E ogni centesimo che potrà essere utilizzato, andrà destinato alle tre grandi questioni aperte: famiglia, imprese e Mezzogiorno. Qualunque ragionamento sul fisco si può fare, ma viene dopo e sta dentro questa cornice… Non si può forzare sui conti pubblici. Così come non si possono forzare le regole».


Secondo Follini, dopo il voto del 3 e 4 aprile non c’è più spazio per modificare la legge elettorale e quella sulla ‘par condicio’ nelle apparizioni in tv.


D’altro canto, non è mancata la nota ironica. Questa è venuta dal Professore


– ‘Berlusconi resta candidato Premier della Cdl? E’ una buona notizia – ha detto Romano Prodi – così vinco di sicuro


IIn un’intervista al settimanale ‘Dipiu’, Prodi ha affermato che la campagna elettorale del Premie «porterà solo vantaggi» all’Unione visto che il risultato delle regionali sembra dovuto proprio a una bocciatura della sua premiership’. Poi che il consigliere politico numero 1 è sua moglie Flavia:


– E’ un’avventura che viviamo insieme. E ci divertiamo come matti.