Tempo di elezioni

In questi giorni il dibattito, che è servito per sviscerare i problemi di uno dei nostri sodalizi più grandi ed importanti dell’America Latina, si è anche inasprito. Gli aspiranti alla Presidenza del Civ illustrano alla “Voce” i loro programmi.

Non metto in dubbio che l’attuale Giunta Direttiva abbia preso ogni decisione nella maggior buona fede. Ma non posso assolutamente essere d’accordo nella maniera in cui si amministrano i nostri denari. Io sono un amante di tutti gli sport. Ho giocato a calcio, ho nuotato, ho giocato a bocce… Ma mi chiedo: era cosí necessario alloggiare i nostri atleti in un hotel a cinque stelle lo scorso anno, quando si partecipó ai Giochi Fedeciv di Puerto Ordaz? No, non credo proprio.

Commenta che allora furono spesi 180 milioni di bolívares, “quando si potevano spendere 60 milioni o poco piú”.

– Secondo i miei calcoli – insiste – in un hotel meno elegante, con il minimo delle comoditá indispensabili, avremmo ottenuto un enorme risparmio. Con quei denari si sarebbero potute affrontare altre spese. Per esempio, quelle inerenti l’ammodernamento degli spogliatoi nell’area delle piscine.

Afferma perentorio che “questi non sono tempi per presentare nuovi progetti”. Per questo scarta a priori “la costruzione di altre infrastrutture” e promette “un’attenta amministrazione ed un’accurata manutenzione”.

Il viavai di gente nell’ampio ingresso dell’Edificio Sede, l’allegria dei bambini che corrono qua e lá noncuranti della presenza degli adulti, gli applausi e le grida provenienti dalla piscina che a volte interrompono con prepotenza la conversazione con Bianchini contrastano con il silenzio e la quiete che padroneggiano nel “Salón de Conferencias” dove Carlos Villino, dopo aver offerto ai soci “la propria esperienza e quella dei compagni di lista”, ci illustra le sue proposte.


– Sarebbe irresponsabile oggi promettere la costruzione di nuove strutture, la realizzazione di nuove opere – esordisce -. Noi, invece, sosteniamo la necessitá di riprendere e riformulare il “Piano Maestro” del nostro club. Giá esiste, ma occorre aggiornarlo. E’ necessario riodinare il sistema di manutenzione cosí da renderlo piú operativo. In questo modo si rivalorizza il “Centro”.

– La domanda, visto che sei membro importante della Giunta Direttiva attuale e ne sei stato di quella precendente, é inevitabile: perché ció che promuovi oggi non é stato realizzato ieri?


– Sei anni fa, quando integrai la Giunta Direttiva, trovammo un club le cui istallazioni non erano in buone condizioni – ci spiega -. In questi sei anni, la nostra principale preoccupazione é stata quella di recuperarle. La situazione é stata aggravata dalla crisi del paese che ci ha obbligati ad affrontare i lavori di manutenzioni senza poter contare nell’aiuto come in passato di quote straordinarie. Sono rimaste ancora tante cose da fare. E stiamo proponendo proprio questo: portarle a termine.

Assicura che non si chiederanno quote straordinarie perché “queste occorrono solo per la realizzazione di opere di maggior impegno”.

– Noi, invece – prosegue -, ci dedicheremo alla manutenzione. Questo, poi, é un anno atipico. Coincide con la discussione del contratto collettivo, con la riforma di tante leggi che incideranno sicuramente nella vita del Civ. Ad esempio, la riforma della “Ley del Trabajo”. Bisogna essere prudenti; badare alle spese ed adattare i fondi alle esigenze che nasceranno dalle nuove disposizioni legali.


Campagna elettorale

In tempi di crisi

Volantini, striscioni, salcicciate. La campagna elettorale ha contribuito a creare nel nostro “Centro” un clima di festa e di allegria. Checché si dica, anche questa, come d’altronde tutte le campagne elettorali, per quanto si voglia risparmiare, ha richiesto un impegno economico. La domanda é: chi finanzia le aspirazioni degli integranti delle liste in lizza, in questa congiuntura non certo facile per le attivitá economiche private e, in generale, per il Paese?


– Ci siamo autotassati – ci dice subito Bianchini -. Eppoi abbiamo ricevuto il sostegno, donazioni da amici e collaboratori.

– Qualora ce ne fosse bisogno per portare avanti piccoli lavori di manutenzione, questi amici o collaboratori sarebbero altrettanto felici e disposti ad autotassarsi, come hanno fatto per finanziare la vostra campagna elettorale?


– Ne sono sicuro – risponde convinto, per poi aggiungere:


– E’ nostra intenzione raggiungere accordi con industriali italo-venezolani per ottenere i fondi necessari a finanziare quei lavori di ristrutturazione che si considerano necessari nel Civ.

Anche Pucillo sostiene che la campagna elettorale é finanziata dagli stessi membri della lista che presiede.


– La nostra – precisa Pucillo – é una campagna modesta, assai modesta: qualche striscione, qualche salcicciata e niente piú.

Ed é sicuro che con uguale sensibilitá coloro che sostengono la sua lista sarebbero disposti a sostenere iniziative per migliorare il Civ.

Carlos Villino, come i candidati precedenti, afferma:


– Ci autofinanziamo anche se, ad essere sinceri, abbiamo ricevuto la collaborazione dissinteressata di molti amici. Il maggior costo, in questi casi, é rappresentato dall’elaborazione di un progetto per la campagna elettorale. Insomma, dal creativo dal cui estro dipende il futuro della lista in lizza. Ebbene, questo creativo ci ha offerto gratuitamente il suo lavoro. Il resto é alla vista di tutti e non é gran cosa.

– Questi amici sarebbero disposti a finanziare, ad offrire il proprio contributo, per sostenere piccole spese per la manutenzione del Civ, qualora ce ne fosse bisogno?


– Ne sono sicuro – afferma senza batter ciglio, per poi aggiungere:


– Una delle promesse incompiute é stata quella di dotare l’area delle piscine di uno spogliatoio e di bagni nuovi. Per questi lavori non chiederemo ai soci ulteriori sacrifici. Pensiamo sia possibile convincere aziende private a coprire i costi che essi rappresentano. Come ricorderai, toccó proprio a me, in qualitá di Segretario del Civ, firmare il convegno tra Centro Italiano Venezolano e Digitel.

Sostiene che “ora che il panorama economico del Paese pare in netto miglioramento sará piú facile convincere gli imprenditori”.

– A suo tempo – conclude – si pensó, e si fecero anche alcuni passi in tal senso, perché si autofinanziassero aree del Civ permettendo striscioni pubblicitari a determinate ditte. L’iniziativa venne interrotta a causa della crisi che visse il Paese. Oggi credo che si possa riprendere l’idea e cosí portare avanti nuove iniziative senza chiedere ai soci nuovi sacrifici.