Sale la tensione tra i poli


ROMA.- L’annunciata discesa in campo di Berlusconi a tre giorni dalla chiusura della campagna elettorale sulle regionali, come era prevedibile, ha acceso i toni del confronto tra i due schieramenti. Il presidente del Consiglio, ha aperto la lunga giornata di comizi e appuntamenti elettorali intervenendo, ieri mattina, dai microfoni di ‘’Radio anch’io’’ con una difesa a tutto campo del governo, rivendicando i tagli fiscali e la riforma della Costituzione e rivolgendo agli elettori l’invito a ‘’dare continuità all’azione riformatrice’’ del suo esecutivo. Il presidente del Consiglio si é rivolto in particolare ai ‘’moderati’’, chiedendo loro di andare alle urne. ‘’La sinistra va a votare come un sol uomo’’, ha detto, mentre gli elettori di centrodestra sono ‘’un po’ svogliati’’. Un appello che dal centrosinistra é stato colto come ‘’un segno di debolezza’’ se non proprio di ‘’paura’’. Ma il premier ha ribadito che, al di lá del risultato elettorale, che a suo avviso va valutato sulla base dei voti raccolti in assoluto e non sulle Regioni conquistate o mantenute: ‘’Non si puó nemmeno immaginare che il governo venga meno agli impegni assunti con gli elettori e non porti a termine la legislatura’’. In particolare, Berlusconi ha accusato l’Unione, citata con il termine ‘’la sinistra’’, di catastrofismo quando evoca un presunto ‘’impoverimento’’ degli italiani e di dire ‘’bugie’’ sulle riforme. Quanto alla vicenda della lista della Mussolini, Berlusconi ha detto che chi la vota in realta’ vota per la sinistra. Le reazioni sono arrivate copiose, in un crescendo polemico che ha spinto esponenti di Forza Italia come Cicchitto ad intervenire sostenendo che il centrosinistra ‘’radicalizza lo scontro’’; mentre, per Fini, Berlusconi ‘’ha fatto bene ad invitare gli italiani a votare’’. Intanto, Alessandra Mussolini ha definito le frasi del premier su di lei ‘’un tradimento umano e personale al quale non sara’ possibile porre rimedio’’. Il riferimento e’ alle attenzioni verso la Mussolini da parte del Cavaliere, che nei giorni scorsi si era lamentato del fatto che questa polemica possa rendere difficile l’intesa con As alle politiche del 2006. Da parte dell’Unione, ha aperto il fuoco di replica Piero Fassino, da Milano, dove ha parlato di uno ‘’tsunami elettorale’’ in arrivo per Berlusconi, che ‘’si e’ accorto che la gente e’ stanca e non sta piu’ con lui’’. Un premier ‘’disperato’’ che ‘’prima ha snobbato’’ la campagna elettorale e ora ‘’corre ai ripari’’ ma, ha sostenuto il segretario dei Ds, ‘’il terreno sotto il centrodestra sta franando’’. Gavino Angius ha ironizzato su un premier che sembra ‘’Alice nel Paese delle meraviglie’’ perche’ parla di un ‘’Paese felice che non c’e’’’. Francesco Rutelli si e’ detto ‘’ancor piu’ convinto’’ che la Cdl subira’ ‘’una sconfitta netta’’’ che potrebbe indurre addirittura a ‘’qualche ripensamento sulle riforme costituzionali’’ e, al ragionamento del premier sui voti da contare al posto dei presidenti di Regione eletti, ha replicato che “l’Unione avra’ un buon successo sia per numero di regioni conquistate sia per numero di schede votate’’. Clemente Mastella, dopo la difesa delle riforme da parte di Berlusconi, ha sottolineato che con il voto regionale “si puo’ frenare l’impianto riformatore padano’’ che il Sud “rigetta’’. Fausto Bertinotti ha detto che il premier “si sta giocando le ultime carte’’ conscio di “una evidente crisi di consenso del Paese’’. “Un cambiamento di passo’’ per il leader del Prc che e’ indicativo di una “crisi di credibilita’’ collegata anche al fatto che ‘’il taglio delle tasse ha interessato solo i richhi’’ e agli statali “ha annunciato solo una mancia’’ mentre le famiglie ‘’hanno ridotto i consumi’’. Alfonso Pecoraro Scanio ha insistito ancora sul fatto che se la Cdl perdera’ Berlusconi ‘’dovra’ dimettersi’’ visto che e’ ufficialmente sceso in campo e nei prossimi giorni attuera’ una “offensiva mediatica’’. Enrico Boselli per lo Sdi e Oliviero Diliberto per il Pdci hanno preferito attaccare il premier per le frasi sul contratto degli statali da chiudere con 95 euro. Il primo ha parlato di una “commedia degli equivoci’’ riferendosi a quanto chiesto da altri ministri del suo governo e il secondo ha accusato Berlusconi di ‘’fare propaganda elettorale sulla pelle dei lavoratori’’. A tre giorni dalla chiusura, nel rush finale, l’intervento di Berlusconi ha spinto il centrosinistra ad intensificare gli impegni fissati. I partiti dell’Unione, infatti, hanno deciso di reagire a quella che hanno definito “l’offensiva mediatica’’ della Cdl coinvolgendo tutti i dirigenti. Dal botteghino, per esempio, hanno fatto sapere che la parola d’ordine e’ “pancia a terra’’ e “tutti in giro’’ ed e’ stato arricchito il calendario degli appuntamenti elettorali con piu’ comizi al giorno.