“Panevin”: pane e vino


la festa del “Panevin”. La festa del Pane e del Vino, per l’appunto, due prodotti che nella tradizione contadina non possono mancare sulla tavola: lo sfondo in penombra ( un cesto di pane, una brocca di vino) dietro cui scorreva la vita del tempo che fu, di quel Veneto delle mondine dalle gambe lunghe e delle risaie, dei contadini con le mani dure, e della mungitura della vacca, quel Veneto che era illuminato e riscaldato dal “fogolar”. Quella del Panevin è una tradizione contadina che viene ripercorsa annualmente dai veneti sparsi in tutto il mondo, che, come qui a Caracas, al pane e al vino proprio non sanno rinunciare. E cosí si sono ritrovati presso le installazioni attigue al Campo Sportivo presso San Antonio de los Altos, cedute dai padri del Seminario Salesiano, per banchettare in allegria, e soprattutto in compagnia.


Chi ha avuto la fortuna di partecipare, solo avvicinandosi alle braci scoppiettanti ( i ceppi accesi di Pascoli) ha avuto la sorte di rimanere avvolto dagli odori irresistibili dei piatti tipici veneti: salsicce, crauti, accompagnate dalla “Polenta Brustolada”, come pure i crostoli, le “fritole”,la famosa “Pinza” Trevigiana. Il tutto innaffiato da buon vino veneto ( e potrebbe essere altrimenti in una festa dedicata a Bacco?).


Alla fine della giornata, al calar del sole, si è svolta poi la tradizionale bruciatura della “Vecia” (la vecchia, la befana), mentre in coro e battendo le mani sono state intonate le tradizionali melodie venete.


Quella della “Bubarata” (del faló) è una tradizione di origine contadina, una di quelle che si tramandano oralmente, legata alla ritualitá magica e sacra dei campi (leggere Ernesto De Martino, Sud e Magia), e difatti i nostri antenati seguendo il fumo e il suo orientamento predicevano l’annata della produzione agricola, spesso indovinando, spesso no. A Caracas il fumo si è alzato in verticale, e putroppo non ha dato nessun segnale positivo. Questa tradizione viene custodita gelosamente dai veneti, anche in Venezuela, (tra i piú legati alle tradizioni): la perpetuano, bloccando il tempo, per recuperare il filo che li lega alla propria terra, al proprio passato, alla propria storia.