In occasione della Domenica delle Palme il Papa si affaccia, benedice, ma non parla


VATICANO– Alla fine il Papa è apparso alla sua finestra alle 50.000 persone presenti in piazza San Pietro, ha benedetto i giovani che lo chiamavano, scandendo allegramente il suo nome, ma non ha detto nulla. Ha avuto, anzi, un gesto probabilmente di insofferenza, prima portandosi la mano al volto e poi dando un colpo al leggio che gli è di fronte. In silenzio, mentre domenica scorsa aveva parlato. E’ terminata così, facendo crescere le preoccupazioni per la salute del Papa, rafforzate da una benda intravista sulla sua mano destra, che lascia ipotizzare qualche intervento sanitario, la prima Domenica delle palme del pontificato nella quale Giovanni Paolo II non è stato all’altare. La sua finestra aperta fin dall’inizio della cerimonia, ma vuota; la prima preghiera dei fedeli e l’ultimo passaggio dell’omelia del cardinale vicario Camillo Ruini a lui dedicati, hanno evidenziato e segnato l’assenza di Giovanni Paolo II da una cerimonia che gli è particolarmente cara, svoltasi in una giornata luminosa e calda anche per la presenza di migliaia di giovani che hanno risposto all’invito loro rivolto domenica scorsa dal Papa ad essere “numerosi’’ per il rito di ieri. La Domenica delle Palme, oltre ad essere l’inizio della Settimana santa, è anche il giorno nel quale, durante il Giubileo della Risurrezione, la straordinaria affluenza di giovani al loro Giubileo fece venire in mente a Giovanni Paolo II la Giornata mondiale della gioventù. L’ha ricordato, ieri, quando, nelle parole prima della recita dell’Angelus, lette dal sostituto della segreteria di Stato, mons. Leonardo Sandri, ha evocato i vent’anni da quella domenica delle Palme del 1984. “Sempre più mi rendo conto – le sue parole rivolte ai giovani – di quanto sia stato provvidenziale e profetico che proprio questo giorno, la Domenica delle Palme e della Passione del Signore, sia diventato la vostra Giornata’’. Giovanni Paolo II che, ha detto mons. Sandri, “ha seguito per televisione la messa’’ è poi tornato ad esortare i giovani ad essere “testimoni’’ della croce ed a ricordare il prossimo appuntamento di agosto a Colonia. Ma, come peraltro fa fin da quando, nella Giornata della gioventù di Toronto del 2001, annunciò la sede della prossima Giornata, il Papa non ha detto “arrivederci a Colonia’’. “Arrivedersi a…’’ e ‘’vi aspetto a…’’ ch’erano stati invece, in passato, l’invito che Giovanni Paolo II rivolgeva ai giovani quando parlava delle future Giornate della gioventù limitandosi ad indicare, per bocca di Mons. Sandri, che il prossimo Incontro mondiale della gioventù si realizzerà a Colonia, nel cuore della Germania e dell’Europa.