Berlusconi: «Auspico il ritiro delle truppe da Iraq già da settembre»


ROMA.- Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ribadito, in una telefonata con il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush, «l’auspicio di poter in iniziare quanto prima, possibilmente in settembre, un graduale e progressivo rientro del contingente militare italiano dall’Iraq».


Il presidente del Consiglio, si legge in una nota di Palazzo Chigi, «ha confermato che questa prospettiva dipenderà dalla crescente capacità del governo iracheno di provvedere alla sicurezza e all’ordine pubblico del Paese, in pieno accordo con lo stesso governo iracheno e con i governi alleati».


Il presidente degli Stati Uniti, prosegue la nota, «ha rinnovato al Presidente Berlusconi i suoi sentimenti di amicizia e il suo pieno apprezzamento per il contributo dell’Italia al processo che deve assicurare all’Iraq un futuro di libertà e democrazia».
– Con Blair non c’è stato nessun misunderstanding – cosí Silvio Berlusconi ha risposto ai giornalisti che chiedevano se con Blair ci fosse stato un fraintendimento a proposito dell’Iraq.


– Con il primo ministro inglese – ha ribadito Berlusconi – ci siamo capiti benissimo.


«Orgoglio per il lavoro compiuto fin qui e attenzione meticolosa a non ostacolare in alcun modo la ricostruzione pacifica dell’Iraq: con questi sentimenti e a queste condizioni politiche l’Italia può cominciare a discutere con le autorità di Baghdad e con gli alleati della coalizione la possibilità di un graduale ritiro della sua missione militare di pace a Nassiriyah, a partire dal prossimo mese di settembre». Lo scrive Silvio Berlusconi, aprendo il suo intervento che ‘’Il Foglio’’ pubblica oggi.
– L’Italia non prenderà decisioni unilaterali, ma lo farà all’interno delle forze di coalizione, di cui fa’ parte e con il doveroso coinvolgimento delle autorità irachene – Così il ministro degli esteri, Gianfranco Fini, a proposito delle dichiarazioni del Premier Berlusconi sull’ipotesi di ritiro graduale e progressivo delle truppe italiane dall’Iraq. Fini ha poi aggiunto che il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq è condizionato alle «effettive condizioni di sicurezza che l’Iraq raggiungerà nei prossimi mesi». La decisione sul ritiro «va’ presa insieme agli altri e sulla base delle condizioni di sicurezza».

– Non c’e’ motivo ne’ per esprimere sorprese ne’ di parlare di chissà quale nuova linea del Governo italiano – . Fini ha detto di essersi sentito con il primo ministro