Per i bambini fare sport é la migliore occasione per lo sviluppo fisico e mentale. Questo uno dei tanti temi esposti nel corso della conferenza che si é tenuta giovedí sera nel “Salón Italia” del Centro Italo Venezolano di Caracas.
In questo colloquio organizzato dal Comitato di Calcio, sono stati invitati Nelson Carrero, allenatore della “vinotinto” under21 e dei nostri giovani (stessa categoria) del CIV; l’ex portiere della nazionale venezolana Cesar Baena; lo psicologo della nazionale under 21 e del Caracas Fútbol Club, Miguel Ron; ed il preparore atletico della nazionale giovanile venezolana, Rodolfo Palladini.
Il calcio in Venezuela ha un numero sempre più cospìcuo di tifosi, grazie anche alla “vinotinto” che negli ultimi anni ha ottenuto risultati inattesi. Protagonisti ed artefici di questi successi sono senza dubbio Richard Paèz (allenatore della nazionale maggiore) e Nelsòn Carrero (C.T. della under21).
La nazionale giovanile del Venezuela ha offerto un’ottima prestazione durante il “Torneo Juventud de las Amèricas” disputato in Colombia, al superare brillantemente il primo turno è qualificandosi per l’esagonale finale, nel quale ha messo in vetrina una bella preparazione fisica e tecnica pur non vincendo.
Il primo ad aver preso la parola é stato Nelson Carrero, con un glorioso passato come giocatore ed allenatore, il quale ha raccontato la sua esperienza con la nazionale venezolana durante il torneo “Juventud de las Amèricas”, e spiegato i benefici dello sport nei bambini negli adolescenti.
Carrero ha detto:
– Grazie allo sport i bambini imparano a rispettare le regole, che sono uguali per tutti, ed anche ad accettare le proprie potenzialità e limiti.
L’attivitá fisica aiuta a sviluppare la propia personalitá grazie anche allo stimolo della competizione.
Carrero ha spiegato che qualunque beneficio che offre lo sport non è automaticamente trasmesso con la sola pratica; è necessario l’aiuto dei genitori ed allenatori. Questo, ha proseguito, é possibile quando il contesto che circonda il bambino, cioè l’ allenatore o il genitore, rispetta il naturale sviluppo del fanciullo, i suoi interessi e le sue potenzialità.
Durante la conferenza, Nelson Carrero ha esposto i criteri per i quali è necessario ridurre le dimensioni del campo per le gare delle categorie inferiori. Poichè ogni bambino ha diritto di partecipare in condizioni adatte alle sue abilitá fisiche e motorie.
Il C.T. della nazionale giovanille, che lavora da un’anno al Centro Italiano-Venezolano di Caracas, ha avuto parole di elogio per i suoi pupilli. Ed infatti molti giocatori che hanno partecipato nel recento Torneo in Colombia giocano nelle squadre delle nostre associazioni sparse in tutto il Venezuela. Uno dei ragazzi di cui si è parlato molto è stato Luis Manuel Seijas, un mancino che ha delle ottime doti, giocando prima come attacante diventando un buon centrocampista. Ha una grande visione di gioco e un carattere che riesce a trasmettere ai compagni di squadra grinta e ottimismo.
Luis Manuel Seijas, prima di debutare con la “vinotinto”, giocava nel settore giovanile del Centro Italo di Valencia anche
Nelsòn Carrero ha ha avuto parole lusinghiese nei confronti del pupillo:
– Il meglio di Luisma, è la sua personalità. È un ragazzo molto determinato quando si propone un’obiettivo. È molto agguerrito e sà quanto sia importante sacrificarsi per la squadra nei momenti difficili.
Miguel Ron, psicologo laureato all’ “Universidad Central de Venezuela”, ha spiegato che l’aspetto psicologico é fondamentale nella formazione di un atleta. Ed infatti ha sostenuto che i bambini devono giocare per divertirsi e non devono bruciare le tappe. La funzione principale dello psicologo in una squadra di calcio é quella di stimolare mentalmente i giocatori prima, durante e dopo la gara. Nel contesto psicologico ha la sua importanza anche il sostegno dei familiari e degli enti governativi e privati. Molti giovani sportivi lasciano l’attivitá agonistica per mancanza di un adeguato sussidio.
Lo psicologo ha spiegato che il mondo degli atleti é formato dai compagni di squadra, allenatore ed genitori.
– Anche loro sono parte dei successi e delle sconfitte – ha spiegato -. Bisogna imparare che non sempre si vince. Avolte la dura legge del gol punisce chi gioca ben. Dalle sconfitte si puó trarre profitto.
Miguel Ron esposto:
– Ci sono 4 tipi di genitori; genitori disinteressati, che non vanno alle gare dei propi figli; eccessivamente protettori, che sempre hanno paura che i figli si facciano male o che perdano le gare; I genitori troppo critici, che pretendono sempre più dal ragazzo; e, per ultimo, quelli equilibrati, cioè i genitori che sempre appogiano i propi figli senza dare importanza ai risultati della gara.
Uno degli scopi del colloquio é stato, appunto, quello di far capire ai genitori che non bisogna far bruciare le tappe ai propi figli. I futuri Buffon, Baresi, Arango e Morán non nasceranno mai da critiche distruttive ma da quelle costruttive che permettano al giovane di maturare come atleta e come uomo.
L’allenatore di una squadra deve preoccuparsi non solo di allenare i propi pupilli, ma anche di modellare l’atleta Insomma, dotarlo di una autonomia motrice che permetta di adattarsi alle diverse situazioni di gioco e della vita quotidiana.
César Baena, ex portiere della “vinotinto” e del Caracas, ha parlato della sua esperienza come giocatore.
– Il ruolo dell’estremo difensore – ha detto – é uno dei piú difficili in campo ed anche uno dei meno considerati. La maggior parte dei ragazzini, ogni volta che si gioca a pallone, non vuole andare in porta. Tutti sognano di diventare attacanti da grandi