Roma – Acque sempre più agitate a Rai International. Al direttore Massimo Magliaro, che ha annunciato una querela per diffamazione nei confronti di un componente del Comitato di Redazione,per i contenuti di una intervista a un quotidiano, ha duramente replicato l’assemblea dei redattori. Con un documento votato da 26 giornalisti l’assemblea, dopo avere manifestato «sconcerto e preoccupazione» per la minacciata iniziativa legale del direttore, ha espresso piena solidarietà ai propri rappresentanti sindacali, dando loro mandato di verificare, entro un mese, lo stato di avanzamento di una serie di richieste rivolte alla Direzione e all’Azienda, in merito agli organici e all’organizzazione del lavoro, riservandosi, in caso di risposte insufficienti, «di valutare quali azioni intraprendere per dare forza a tutte le richieste della Redazione».
Non solo. Il Comitato di Redazione, d’intesa con l’Associazione stampa romana e l’Usigrai – il sindacato dei giornalisti RAI – ha accusato il Direttore di comportamento antisindacale per avere violato il contratto di lavoro in materia di nomine e trasferimenti.
Problemi che si sommano a quelli che, da utenti, stiamo denunciando da tempo. Il servizio di Rai International, tranne contate eccezioni, non risponde alle aspettative di chi, all’estero, spesso paga per usufruirne. Una programmazione arraffata svogliatamente qua e là tra il palinsesto delle tre reti Rai è ben lungi dall’offrire ciò che vorremmo all’estero. Come se non bastasse non si riesce neanche ad avere una informazione chiara sugli orari in cui andranno in onda i vari programmi tenendo conto di un’esatta valutazione dei fusi orari di ciascun paese. Si denunciano problemi di budget ed è evidente che all’interno di Rai International di problemi ne hanno più d’uno. A scapito della professionalità di chi ci lavora e di chi fuori dall’Italia ambisce a vedere, in italiano, programmi che rappresentino il meglio, e non il peggio, della cultura e l’informazione italiane.