Lingua Italiana? Un vero boom


Il Centro Culturale Italiano di Merida, in attivitá da quindici anni, ma costituitasi come associazione civile solo nel 1999, sotto la presidenza di Simonetta Tariffi ha stipulato una nuova interessantissima convenzione con l’Istituto Universitario Tecnologico di Ejido (IUTE), per l’insegnamento della lingua italiana. Un ottimo risultato, per un centro che con un organico di soli 12 professori riesce a dar lezioni di italiano a circa mille studenti, e diffonde l’italiano (lingua e cultura) in vari istituti come il Giardino d’infanzia Chiquillada, il collegio Hermano Louis Lassalle e prossimamente la scuola alberghiera. Ma non si tratta solo di lingua italiana, con lo IUTE l’impegno sará piú vasto, perché bisognerá anche intermediare per l’arrivo di professori universitari italiani. A spiegarcelo é la segretaria Maria Giovanna De Luca Milito :


– Lo IUTE ha attivato da pochi mesi un nuovo corso universitario per la gestione dell’emergenza nei disastri naturali. In Italia ci sono ottimi professori in questo campo , che vengono spesso ad insegnare in Venezuela, ma si limitano peró alla Ucv di Caracas, un vero peccato, perché anche nelle altre universitá del Venezuela il loro contributo potrebbe essere importantissimo, noi cercheremo di riempire a Merida questo vuoto: ci siamo impegnati con lo IUTE a fare da intermediari, vedremo di portare questi professori anche qui.


Una iniziativa che trova l’appoggio pieno delle Istituzioni , interessate alla promozione della lingua e della cultura italiana in un momento in cui questa stessa vive sorti contraddittorie. Se da un lato, infatti, i corsi d’italiano proliferano ovunque, dalla Cina agli Stati Uniti, dall’altro lato un duro colpo le é stata inferta dalla Commissione Europea che la ha declassato e cancellata da quasi tutte le conferenze stampa dei commissari europei. Come ha scritto Ernesto Galli Della Loggia, sul Corriere della Sera, : ” tale decisione implica che il nostro paese non sarà tra le nazioni guida dell’Unione ma occuperà un posto di seconda fila“.Ma Mariagiovanna non vede aria di crisi anzi :


– L’Italiano in crisi? Impossibile, da quindici anni a questa parte sempre piú persone si iscrivono ai nostri corsi, e non sono solo italo-venezuelani, anzi, c’é un grande interesse da parte dei venezuelani stessi, che vogliono apprendere l’Italiano e sognano un giorno di poter viaggiare in Italia, molti bambini soprattutto, animati probabilmente dal mito della Ferrari e del calcio. E’ un vero e proprio boom. Pensa che qui nei collegi di Merida, dopo l’inglese, l’unica seconda lingua ammessa é l’italiano“.


D’altronde anche all’Istituto Italiano di Cultura di Caracas, nonostante i prezzi un po’ eccessivi, é un via vai di studenti, con una novitá, peró: ultimamente sempre piú persone richiedono corsi di italiano tecnico, a conferma che l’onnipotenza dell’inglese non sta eclissando le altre lingue, anzi, acquistano sempre piú spazio . La preparazione dei professori in ogni caso deve scrupolosa. Sempre Mariagiovanna: ” dobbiamo essere tutti laureati, e spesso comunque vengono professori dall’Italia, dall’Universitá di Siena, di Milano per darci corsi di aggiornamento, gli studenti sono veramente esigenti“.