La Lazio fa tris, Parma punito


ROMA  

– Un tempo a testa: il primo tutto di marca laziale, il secondo del Parma. Ma a raccogliere l’intera posta sono i padroni di casa, che questa volta non pagano dazio per una ripresa tanto scialba e timorosa, quanto prima erano stati belli da vedere. Cosi’ la Lazio infila il terzo successo consecutivo (dopo quelli con Atalanta e Chievo, non le era mai riuscito in questo campionato), si aggiudica un altro round-salvezza e risale verso posizioni di classifica un po’ piu’ tranquille. Il Parma paga invece la rinuncia a giocare i primi 45′, quando la scelta di Carmignani di lasciare il solo Gilardino in avanti lo priva di peso in attacco. Solo dopo l’intervallo, con gli innesti di Simplicio e Pisanu, la musica cambiera’, creando non pochi tremori a Sereni, prima solo spettatore. E’ della Lazio il primo acuto, quando al 5′ Rocchi scende sulla sinistra ed indovina il cross velenoso per la testa di Bazzani. Ma, con Frey immobile, il pallone incoccia nella traversa e il Parma si salva. E’ il prologo di un primo tempo a senso unico, con il Parma incapace di superare la linea di centrocampo e Gilardino abbandonato a se stesso, braccato da Giannichedda. Manca tanto all’organizzazione del gioco Morfeo, cui si somma un po’ di stanchezza, piu’ che altro mentale, dopo l’impresa con lo Stoccarda in Uefa. La squadra di Papadopulo, invece, si muove ordinatamente, con Oddo e soprattutto Rocchi sempre pronti al traversone o al tiro. Come all’11’, quando l’attaccante si libera di Cardone ed esplode un sinistro incrociato che Frey e’ bravo a deviare. Tra i padroni di casa appare particolarmente ispirato Liverani, all’ apparenza sempre compassato, ma anche preciso e pronto a vedere gli inserimenti delle punte. Il vantaggio laziale, pero’, arriva solo su rigore, nel causare il quale Bonera e’ piu’ sfortunato che scorretto. Su uno spiovente in area, al 18′, il difensore salta con l’ex doriano Bazzani. La palla incoccia nella testa di quest’ultimo e poi gli carambola sul braccio. A Messina tanto basta ed Oddo trasforma spiazzando Frey. E’ sui palloni alti che il Parma soffre di piu’ e prima Bazzani (su angolo di Liverani), poi Emanuele Filippini sfiorano il raddoppio di testa. Intanto Gilardino continua a vagare solitario e per vedere qualcosa che somiglia ad un suo tiro bisogna attendere la mezz’ora. Ma la palla esce.Al ritorno dagli spogliatoi il Parma decide che la gita a Roma e’ durata abbastanza. Carmignani affianca Pisanu a Gilardino ed inserisce Simplicio. L’ingresso del brasiliano restituisce un po’ d’ordine al centrocampo parmense. I frutti si vedono al 17′, quando al termie di una triangolazione Bresciano si trova a tu per tu con Sereni, bravissimo ad opporglisi con il corpo. Passano pochi minuti ed e’ Pisanu a spaventare l’Olimpico scavalcando il portiere avversario con un pallonetto in corsa che esce a lato di poco. E la Lazio? Nel te’ caldo dell’ intervallo dove essere caduto del sonnifero, soprattutto in quello di Liverani, la cui luce si spegne e comincia a perdere diversi palloni. Papadopulo poi ci mette del suo, togliendo Rocchi (una spina nel fianco della difesa ospite). La Lazio corre un pericolo dopo l’altro ed e’ ancora Sereni, al 27′, a tenere a galla la barca, andando a deviare con la punta del guanto destro una rovesciata di Gilardino. Il Parma si getta in avanti, ma e’ il disordine a prevalere sul ragionamento, anche perche’ ormai resta poco tempo. Intanto, il gol di vantaggio laziale resta uno. Fino al 44′, quando Seric in contropiede offre ad Antonio Filippini la palla per il 2-0. Esplode liberatorio l’urlo dell’Olimpico, mentre il Parma che vince in Europa fa un altro passo verso la B. E certo, lasciando il campo, qualcuno tra i gialloblu deve ripensare a quel primo tempo regalato.


Lazio (4-4-2): Sereni 7, Oddo 6.5, Siviglia 6, Giannichedda 6.5, Zauri 6 (33′ st Manfredini sv), A. Filippini 6.5, Liverani 6 (42′ st Pandev sv), Dabo 6, E. Filippini 5.5, Bazzani 6, Rocchi 6.5 (23′ st Seric 6). (15 Casazza, 3 Talamonti, 26 Gonzalez, 11 Muzzi). All.: Papadopulo 6.



Parma (4-4-1-1): Frey 6.5, Cardone 5, Bonera 5.5, Bovo 5.5, Bettarini 5, Olive 5 (1′ st Simplicio 6), Grella 5.5 (36′ st Sorrentino sv), Dessena 5 (1′ st Pisanu 6), Bresciano 6, Vignaroli 5.5, Gilardino 5.5. (37 Bucci, 14 Contini, 28 Cannavaro, 6 Bolano). All.: Carmignani 5.



Arbitro: Messina di Bergamo 6.



Reti: nel pt 18′ Oddo (rig); nel st 44′ A.Filippini.


Angoli: 5-4 per la Lazio. Recupero: 2′ e 3′.


Ammoniti: Bovo, Pisanu, Bettarini, Zauri e Bazzani per gioco falloso, Cardone per proteste. Spettatori: 30.000.



I GOL:18′ pt: su uno spiovente in area saltano Bonera e Bazzani. La palla carambola dalla testa dell’attaccante ad un braccio del difensore. Messina fischio il rigore. Oddo lo trasforma con un tiro a mezza altezza alla sinistra di Frey. – 44′ st: contropiede di Seric scattato in posizione regolare e palla al centro per Antonio Filippini che nonostante il ritorno di Bettarini riesce ad anticipare Frey per il 2-0.


La ricetta di Papadopulo: “Evitiamo gli stessi errori”Le due vittorie ottenute contro Atalanta e Chievo hanno ridato la giusta serenita’ all’ambiente laziale