Giovani italiani nel mondo: il modello svizzero


Roma – I ragazzi italiani residenti in Svizzera sono ben inseriti nel tessuto sociale locale? Oppure no? Su questo terreno la Federazione Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS) e l’Ente per la formazione, la riqualificazione professionale e la ricerca ECAP hanno realizzato una ricerca, confluita nel libro « I giovani italiani nel mondo tra integrazione e ricerca delle radici storiche: il modello svizzero». La pubblicazione sarà presentata il prossimo 1 marzo presso la sede della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) di Roma.


L’inchiesta sarà illustrata da Furio Bednarz, Presidente della Fondazione ECAP e co-autore del rapporto. All’incontro parteciperanno il presidente della FCLIS Claudio Micheloni, il segretario confederale della CGIL Fulvio Fammoni e il responsabile dell’Ufficio Emigrazione della CGIL Andrea Amaro.


Lo studio effettuato alla fine del 2002 è stato redatto in italiano e in tedesco, prendendo in considerazione due fasce di età. La prima è relativa a giovani tra i 16 e i 18 anni, l’altra invece a ragazzi tra i 19 e i 29 anni .


Da questa ricerca – spiega Andrea Amaro – è emerso che, accanto a situazioni di pieno inserimento, vi è anche il permanere di alcune difficoltà particolarmente evidenti nell’area tedesca della Svizzera.


Risulterebbe che, nei casi in cui si manifestano queste problematiche, si sia in presenza di un’immigrazione che pensa al rientro.


I figli di immigrati in parte seguono le scuole in Italia e in parte in Svizzera, sempre con la riserva mentale che un giorno la famiglia rientrerà nel loro Paese d’origine; cosa che in molti casi, in realtà, non accadrà – sostiene Andrea Amaro -.Ne emerge una difficoltà di inserimento scolastico e anche di socializzazione.


Accanto, un forte ruolo delle reti familiari sia sul piano affettivo sia su quello economico e sociale.


Resta in vita una struttura familiare italiana, dove c’è l’elemento di solidarietà tra giovani e anziani – afferma.


Dalla ricerca si ha la radiografia di un giovane che trova in famiglia un sostegno che non è solo di carattere morale ma anche economico .


– Una situazione che spesso però lo porta a restare nell’ambito prevalente della comunità italiana, con qualche difficoltà di piena integrazione – conclude.