La trasparenza e la magia dell’acqua


Beatriz Baumgartner, Assunta di Giacomo, Milagro Perez, stanno esponendo in questi giorni i propri acquarelli presso il Centro Italiano-Venezolano, nella mostra “Armonia”. Sono tre acquarelliste che con costanza da anni coltivano la propria passione, esponendo assieme all’ Associazione di Acquarellisti Venezuelani, ma soprattutto impegnandosi senza sosta con i loro pennelli. Prima di tutto sono tre grandi amiche accomunate dalla propria storia ( figlie di emigranti italiani e spagnoli), e dall’amore per la magia dell’acqua, che assieme al colore si trasforma in paesaggi, frutti, spiagge assolate. Sono tre pittrici ed ognuna a modo suo persegue il proprio progetto personale, a volte anche un po’ rivoluzionario, come quello di Beatriz, autrice di uno splendido acquarello con noci di cocco, e di splendidi paesaggi immaginari Baumgartner: “a volte con l’associazione di acquarellisti dobbiamo seguire delle regole pittoriche ben precise, ma c’è poco da fare: sono attratta dalle innovazioni e a volte rompo con gli schemi, dipingo acquarelli che l’ associazione degli acquarellisti venezuelani rifiuterebbe, non m’importa, lo faccio lo stesso ” . E cosí scopriamo che dietro quel volto tranquillo, volto di signora pacifica, si nasconde una piccola ribelle, che nel suo piccolo mondo freme all’idea di replicare la rivoluzione che gli impressionisti fecero centocinquanta anni fa,quando vennero rifiutati dalle gallerie piú importanti di Parigi perché lontani dalle regole neoclassiche, e poi divennero un vero mito, nella Parigi della Belle Epoque e nel mondo.


Milagro Perez , invece, impegnata nell’arte fin da bambina, ama la natura: i suoi cesti di vimini strapieni di frutta sono un classico intramontabile. Solo a vederli, quei manghi lí, verrebbe voglia di mangiarli, tutto ricorda le forme , il colore, il sapore della frutta tropicale, ed è frutta che non si taglia con coltello e forchetta davanti alla televisione,è frutta in cui si ci tuffa dentro, con tutto il viso. Dice Milagro : “la natura mi affascina, dipingo per vocazione e iniziai a farlo da bambina, , sono 20 anni oramai e non ho alcuna intenzione di fermarmi, dipingere mi dá tranquillitá, mi rende felice, l’acquarello è magico, l’acqua con il colore, trasmette pace, quiete“. Assunta di Giacomo, invece, diplomatasi alla Codazzi di Caracas, e laureata in psicologia, preferisce dipingere figure umane (non è un caso se si studia psicologia). Tutte le sue sue opere esposte sono ambientate in spiaggia, sono spesso figure di bambini, a sottolineare una sua particolare sensibilitá : ” per poter dipingere questi bambini, devo innanzitutto fargli una foto, perché di certo non stanno lí fermi per me aspettando che io dipinga, so che Degas costringeva i suoi modelli a stare fissi tutti il tempo, ma bisognava pagarli bene (sorride), l’acquarello è un mezzo unico, l’acqua è trasparenza per eccellenza, e a differenza delle altre tecniche pittoriche non si ci puó sbagliare, non si puó tornare indietro“.


Assieme, le tre amiche pittrici, continuano la propria formazione seguendo i corsi di Renate Sunko, la voglia di perfezionarsi, di migliorarsi non sembra assopirsi negli anni. Concludiamo la nostra conversazione con una piccola domanda provocatoria: ” non sarebbe meglio prendere una foto, utilizzare un programma come Photoshop, usare l’effetto acquarello, stampare ed avere il quadro bello e fatto?“. Considerando il loro sguardo tagliente, sarebbe stato meglio starsene zitti.