Donne pugliesi all’estero in un documento


Bari – Le donne pugliesi nel mondo hanno rappresentato per decenni, durante i periodi di più sostenuta migrazione di corregionali verso il nord Italia ed all’estero il punto di riferimento domestico, familiare, il focolare vivo del ricordo della propria terra e delle proprie tradizioni conservate, custodite gelosamente per non dimenticarle e soprattutto per tramandarle alle nuove generazioni. Con queste parole l’Assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Maddalena Bianchi, ha accolto le donne partecipanti alla Prima Conferenza della Puglia nel Mondo.


Donne che hanno contribuito a quel grande processo di emancipazione non solo femminile, ma delle intere comunità pugliesi sparse nei cinque continenti.


Donne – ha sottolineato Filomena Di Gregorio, coordinatrice dei lavori, rappresentante del Sud Africa – che nel tempo non hanno ottenuto molto ma sono riuscite a trasformare i loro drammi, il loro sradicamento in Paesi di cui non conoscevano lingua e costumi in opportunità concrete con la stessa tenacia dell’ulivo della propria terra.


Una giornata storica per le donne pugliesi di Australia, Africa, Americhe ed Europa, che hanno svolto una riflessione sul loro ruolo nel processo migratorio.


E’ stato valorizzato l’apporto delle donne di origine italiana all’estero e il loro cammino nel confronto con le istituzioni italiane, accanto ai progetti di legge sull’istituzione di un Osservatorio delle Donne Italiane all’Estero, presentati in Parlamento, da esponenti del mondo politico di entrambi gli schieramenti. Le donne pugliesi, nella simbolica chiave di lettura della responsabile dell’Ufficio Politiche Migratorie, Lucia Berardino, possiedono «Radici ed ali» per partecipare con consapevolezza alla costruzione di un futuro che «partendo dalla «memoria» si trasformi in realtà».


Un cammino iniziato nel 1997 con il Primo Seminario delle Donne Italiane all’Estero, e proseguito con il fruttuoso Seminario di Lecce e la Prima Conferenza delle Donne Italiane nel Mondo del 2000 fino alla Giornata delle donne nei Paesi anglofoni di Adelaide nel 2004. Nello stesso documento, le donne pugliesi indicano un cammino di reciproco arricchimento della Puglia e delle comunità pugliesi all’estero che, però, deve essere favorito con l’adozione delle opportune politiche regionali e la promozione di una maggiore partecipazione politica e sociale delle donne.


Il documento finale indica, inoltre, le iniziative che meglio rispondono alle esigenze emerse dal dibattito della giornata: la creazione di uno sportello Puglia per le pugliesi all’estero, che consenta la presentazione di tutte le realtà produttive, creative e culturali della Puglia in tutti i Paesi di loro residenza; l’organizzazione di viaggi in Puglia e scambi delle pugliesi e dei loro figli per la conoscenza della terra d’origine e il potenziamento della comunicazione con le loro corrispondenti nella Regione; corsi di lingua italiana e di formazione ad alto livello da frequentare in Puglia e la realizzazione di specifici progetti a seconda delle esigenze che emergeranno dal lavoro dei coordinamenti nazionali e mondiale.