ROMA.- «L’Italia non ha partecipato alla guerra. I nostri soldati sono andati in Iraq per partecipare ala ricostruzione» di quel paese. Lo ha affermato il premier Berlusconi nel suo intervento al Senato. – Se oggi la libertà e la democrazia stanno cominciando ad affermarsi in Iraq è anche merito nostro, dell’Italia e dei nostri soldati caduti perchè ciò avvenisse – ha proseguito il presidente del Consiglio -. La libertà si è dimostrata più forte di qualsiasi terrore. La risoluzione dell’Onu è la via maestra su cui la Comunità internazionale si muove per favorire il processo di pace e di democratizzazione dell’Iraq. Non riesco a comprendere il no dell’opposizione al decreto sull’Iraq che equivale a un sì al ritiro delle truppe italiane. Il Premier parlando in Senato si é chiesto: – Come e’ possibile che da parte dell’opposizione che da tanto tempo ha invocato un forte coinvolgimento dell’Onu si voti per il ritiro dei nostri soldati proprio ora che la strategia stabilita dall’Onu si sta realizzando e avendo successo’ Abbandonare ora l’Iraq sarebbe un tradimento delle speranze degli iracheni e delle loro speranze di democrazia. Una lapide a Roma per ricordare gli italiani caduti in Iraq. L’iniziativa e’ stata preannunciata dal premier Berlusconi durante il suo intervento in Senato. Berlusconi ha detto di aver gia’ parlato della cosa con il sindaco di Roma Veltroni. Il voto finale sul decreto legge che proroga la missione italiana in Iraq al 30 giugno sara’ espresso domani dall’assemblea di Palazzo Madama. La decisione e’ stata presa dalla conferenza dei capigruppo. L’Assemblea dei parlamentari dell’Ulivo ha approvato a maggioranza un ordine del giorno presentato dai capigruppo con una aggiunta in cui si afferma che «si chiede al governo di accogliere le proposte avanzate e qualora il governo non dovesse accoglierle vota no al rifinanziamento». Il documento degli astensionisti, presentato da Franco Marini, ha ottenuto il consenso di 32 parlamentari. Tra coloro che hanno votato anche Francesco Rutelli. L’Assemblea dei parlamentari dell’Ulivo ha deciso di non presentare ordini del giorno nel voto sul rifinanziamento della missione in Iraq. Lo ha detto Willer Bordon.