Si teme lo scoppio di epidemie


Caracas – Dopo le piogge e le inondazioni, che hanno devastato tutto il Venezuela seminando morte e distruzione, si teme possa scoppiare ora un’epidemia nei diversi centri dove sono ospitati i senzatetti. Il pericolo di epidemia (infezioni, diarrea, epatite, dengue ecc.) potrebbero avere gravi conseguenze soprattutto tra i più piccini.Il numero di vittime a causa dei nubifragi che prima si sono abbattuti sulla capitale e lo Stato Vargas e poi negli stati andini, è in continuo aumento. Al momento di chiudere questa edizione, le autorità, molto parche e prudenti, hanno informato di meno di 50 morti. Ma questa è una cifra destinata a crescere nella misura in cui passano le ore. D’altronde nulla si sa di oltre un centinaio di scomparsi. Preoccupa in particolare la sorte di quattro autobus, forse colmi di passeggeri (si parla di 200 a 300 persone), che investiti dalle acque del Rio Mocotíes, sono stati travolti e trascinati via. Devastato è risultata la stazione di bus di Santa Cruz de Mora (Stato Merida).Le acque dei torrenti in piena hanno distrutto ponti e vie di comunicazioni, rendendo assai difficili le comunicazioni. Molte zone risultano tutt’ora isolate, specialmente nei Comuni di Santa Cruz de Mora, Tovar, Bailadores, Zea ed El Vigía.