Inter: imbattibilità sì, vittoria no

MILANO, – La notizia migliore, per l’Inter, è la conquista del nuovo record di imbattibilità iniziale in campionato: 20 partite consecutive, 30 se consideriamo l’intera stagione, 32 attaccandoci anche le due partite utili con cui i nerazzurri chiusero la scorsa annata calcistica. Ma a trarre i maggiori vantaggi dell’1-1 di stasera a San Siro, nel secondo anticipo della ventesima giornata, è il Chievo di Beretta, che agguanta il Lecce e dà un’altra spinta alla sua classifica sempre claudicante.
A guardare le occasioni create, sbagliate, parate, per l’Inter è una corona di spine. Ma se disossiamo la gara dalle prese di Marchegiani (in genere piuttosto banali), resta una sostanza fatta di tanto Chievo e poca Inter. Più organizzata e solida la squadra di Beretta, più sbarazzina, ma anche improvvisata, quella di Mancini, che sembra vivere in attesa del colpo di bacchetta di uno dei suoi solisti piuttosto che credere nei suoi mezzi di collettivo compatto e rodato. Anche perché non lo è, e quindi è naturale che ci conti molto poco.
Alla fine Mancini opta per il tridente, con Recoba a far da rifinitore per Vieri e Martins. Piuttosto macchinoso il primo, tarantolato ma poco concreto il secondo. In pratica il gioco dell’Inter è fatto di lanci lunghi e tentativi di sfondamento per vie centrali, con un inevitabile effetto-imbuto in una difesa veneta che non chiede di meglio. Il Chievo ha molte combinazioni offensive in meno, ma molta mobilità in più, tanto che già dopo 3′ Tiribocchi colpisce la traversa, complice una provvidenziale deviazione di Toldo. I nerazzurri non vogliono essere da meno, e al 47′ centrano un palo su punizione di Recoba, con Stankovic che manda alle stelle la più facile delle occasioni (Marchegiani è a terra e la porta è vuota).
Il secondo tempo è più confusionario del primo: l’Inter continua a spingere, guadagnando metri ma non qualità di gioco, il Chievo si difende con ordine decrescente man mano che la stanchezza avanza. E di pari passo cala in fase offensiva, riuscendo ad arrivare dalle parti di Toldo sempre più raramente. Al 12′ Vieri segnerebbe anche il suo gol n. 98 in nerazzurro, ma una bandierina alzata a bordo campo segnala un fuorigioco (inesistente) e Paparesta non convalida. Rientra anche Veron dopo 72 giorni di assenza, ma non basta neppure l’argentino a riportare ordine e fantasia in un’Inter volonterosa ma inconcludente. Ci pensa allora il Chievo a dare la svolta, con Mandelli a segno da bomber al 28′. Ma dove c’è Inter c’è rimonta: al 38′ è Martins a firmare l’1-1 in mischia. Luciano squassa l’incrocio dei pali al 40′, poi è disperato forcing nerazzurro fino alla fine, ma ancora una volta imbattibilità non fa rima con vittoria.

Inter-Chievo 1-1

MARCATORI: nel st 28′ Mandelli, 38′ Martins.

INTER (4-3-3): Toldo, J.Zanetti, Cordoba, Materazzi, Favalli, C.Zanetti (13′ st Veron), Cambiasso (35′ st Van Der Meyde), Stankovic, Martins, Vieri, Recoba. (12 Fontana, 13 Ze Maria, 77 Coco, 3 Burdisso, 5 Emre). All.: Mancini.
CHIEVO (5-4-1): Marchegiani, Moro, Mandelli, D’Anna, Lanna, Semioli, Malagò (37′ st Mensah), Brighi, Baronio, Tiribocchi (35′ st Luciano), Pellissier (16′ st Amauri). (43 Marcon, 19 Franceschini, 10 Zanchetta, 21 Sammarco). All.: Beretta.

ARBITRO: Paparesta di Bari.

NOTE: angoli: 12-3 per l’Inter. Recupero: 2′ e 4′. Ammoniti: Malagò, Recoba, Brighi e Semioli tutti per gioco falloso. Spettatori: 51.395 per un incasso di 854.692 euro.