Sono orgoglioso degli italiani all’estero


ROMA, (ANSA).- “Sono orgoglioso del ruolo svolto dagli italiani all’estero: perfettamente integrati nei paesi di destinazione ma nello stesso tempo anche ben radicati nelle loro origini e nella loro patria’’. Con queste parole Marcello Pera ha salutato i componenti del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie) che ha incontrato a Palazzo Giustiniani nella sua qualita’ di capo dello Stato supplente, essendo Ciampi in visita in Cina. “Mi considero quasi – ha spiegato il presidente del Senato – un italiano all’estero visto che gran parte del miei parenti si sono stabiliti fuori dai confini nazionali’’. Secondo Pera, bisogna lavorare perche’ con i nostri connazionali che si sono stabiliti in altri paesi ci sia “un legame sempre piu’ stretto’’. “Del resto – ha proseguito – le comunita’ che ho avuto occasione di visitare hanno dimostrato di aver ottenuto un elevato livello di integrazione, con riconoscimenti da parte dei paesi che le ospitano. Tutti continuano a tenere rapporti stretti con la patria’’. Pera ha fatto notare come questi dati non siano per nulla cambiati nonostante le importanti novita’, non sempre positive, che hanno caratterizzato il pianeta Terra: globalizzazione e terrorismo dirompente in primo luogo. ‘’La vostra integrazione e la vostra crescita economica – ha detto ancora Pera – contribuisce fortemente alla diffusione di un’immagine positiva dell’Italia e agli scambi non solo di tipo economico ma anche e soprattutto culturale’’. Il presidente del Senato ha sottolineato la necessita’ che l’Italia si faccia carico dei suoi cittadini all’estero in condizioni di disagio. Franco Narducci, segretario della Cgie ha rivolto un breve saluto a Pera senza rinunciare, pero’, ad illustrare i problemi degli italiani all’estero. Narducci, infatti, ha ringraziato il Parlamento per la legge per il voto degli italiani all’estero, ma ha protestato per lo scarso impegno di Rai International nel produrre programmi utili all’informazione dei nostri concittadini lontani dal Paese. Il presidente del Senato non ha lasciato cadere la protesta e nel suo intervento ha riconosciuto che e’ necessario sollecitare un maggiore impegno da parte dell’ emittente pubblica verso gli italiani all’estero.