Si parla di nuovo dell’ «affaire» dei fondi restituiti


ROMA, (AISE).- La questione del rinvio al Ministro degli Affari Esteri, da parte dell’Ambasciata d’Italia a Caracas, di circa 100 mila euro destinati all’assistenza diretta di cittadini italiani, perché non utilizzati, torna all’attenzione del Parlamento. Ve la riporta l’On. Marco Zacchera (AN) con un’interrogazione al Ministro degli Affari Esteri.
“All’inizio del mese di novembre – ha riepilogato il deputato – sul quotidiano di lingua italiana di Caracas “La Voce d’Italia”, in un’intervista all’Ambasciatore italiano, Gerardo Carante, è apparsa la notizia che nello scorso esercizio sarebbero stati restituiti all’amministrazione centrale, perché inutilizzati, circa centomila euro destinati all’assistenza diretta di cittadini italiani che in Venezuela versano in condizioni di disagio sociale”.


Ricordando l’impegno personale profuso a riguardo, Zacchera ha precisato che “nel passato il sottoscritto ha già presentato interrogazioni in merito alla situazione degli italiani in Venezuela; le vicende che negli ultimi anni si susseguono nel Pese hanno determinato una impressionante crisi per molte famiglie di origine italiana”.


“Il sistema locale di protezione sanitaria ed assistenziale, essenziale per gli anziani, è poco efficiente ed il ricorso alle assicurazioni private è oneroso, al punto che non tutti sono in grado di poterlo sostenere, con la conseguenza che è obiettivamente crescente la domanda di sostegno pubblico soprattutto per le generazioni più mature, tra le quali è prevalente la presenza di coloro che sono nati in Italia. Il sottoscritto ebbe già a proporre di assicurare almeno per le prestazioni primarie tutti gli italiani indigenti tramite qualche locale compagnia di assicurazione”.


“La crisi economica e di stabilità finanziaria che il Venezuela attraversa da anni ha ridotto drasticamente gli spazi di agibilità delle imprese locali, in particolare della piccola e media impresa, dove è stata sempre molto attiva la presenza degli italiani, riducendone condizioni di sopravvivenza e prospettive di sviluppo e fino ad oggi non ha trovato riscontro la richiesta di estendere al Venezuela, facendo ricorso a risorse aggiuntive, il progetto di cooperazione e sostegno delle piccole e medie imprese gestite da italiani già operante per l’Argentina e per l’Uruguay, con la conseguenza di assistere passivamente ad un’irrecuperabile mortalità di soggetti economici che vengono progressivamente eliminati dal già fragile tessuto produttivo, con ripercussioni sociali prevedibili”. Premesso tutto questo, Zacchera ha chiesto al Ministro Fini “come sia potuto accadere che la già esigua somma di centomila euro destinata all’assistenza sia rimasta inutilizzata, a fronte di necessità così vive e diffuse” e, inoltre, “se per il prossimo esercizio finanziario non si ritenga opportuno non solo reintegrare ma aumentare la somma da destinare all’assistenza diretta ed indiretta per il Venezuela, se non si ritenga di affrontare seriamente il problema di una assicurazione collettiva agli italiani indigenti” e infine, “se non si pensi di estendere nel più breve tempo possibile le provvidenze, per la piccola e media impresa anche all’area venezolana, recuperando in tempi adeguati le risorse da destinare a tale scopo”.